DICHIARAZIONE DI ANTONIO FOCCILLO, SEGRETARIO CONFEDERALE UIL

Nel documento di economia e finanza presentato dal Governo vi sono aspetti positivi, ma non per la parte che riguarda il pubblico impiego: ancora una volta questo settore sembra essere un vero e proprio bancomat da cui prelevare risorse.

I tagli proposti dalla spending review, infatti, riducono una parte di spesa improduttiva, ma contemporaneamente eliminano funzioni e istituti importanti, così come la riduzione degli stipendi dei dirigenti che, se non verificata nelle scadenze, potrebbe generare enormi problemi. Inoltre, è inaccettabile che ancora una volta si blocchino i contratti dei dipendenti pubblici fino al 2020. In questo modo il contratto dei lavoratori pubblici sarebbe bloccato per dieci anni: era il  2010, infatti, quando sono stati bloccati i salari individuali e la contrattazione nazionale e decentrata. Non è più possibile continuare con questo andazzo. Qualsiasi lavoratore, a fronte della prestazione, ha diritto alla giusta retribuzione. Se non si corregge questa anomalia la risposta sarà molto ferma. Chiediamo alla Ministra della funzione pubblica un immediato incontro.

Roma, 10 aprile 2014