Nella riunione di venerdì 6 dicembre l’Agenzia ci ha dato ulteriori informazioni in merito alle fasi dell’accorpamento delle due Agenzie. Sono stati nominati due gruppi di lavoro che dovranno relazionare in merito all’integrazione delle Direzioni Regionali e degli Uffici Provinciali. Per quanto riguarda le Direzioni Regionali un gruppo di lavoro presenterà il proprio resoconto entro il 15 dicembre e pertanto ci sarà un ulteriore incontro con l’Amministrazione.
A gennaio dunque, delle attuali Direzioni Regionali del Territorio, solo le funzioni di gestione del personale e amministrazione risorse passeranno sotto la gestione delle Direzioni Regionali delle Entrate, mentre il Servizio di Coordinamento Operativo degli uffici provinciali (SCO) continuerà ad essere svolto nelle attuali sedi dell’Agenzia del Territorio. L’Agenzia ha garantito l’attivazione di tavoli di confronto a livello regionale che dovranno governare le ricadute sul personale di tale accorpamento.
Che dire di più….. abbiamo una vaga impressione che gli originari obiettivi della spending review si stiano col tempo trasformando in un italianissimo “facite ammuina”…. Abbiamo espresso (senza essere smentiti) tutte le nostre perplessità in merito alle varie fasi dell’accorpamento delle strutture, la stessa integrazione tra le sedi Centrali delle due Amministrazioni rivela a tutt’oggi enormi criticità sia organizzative che di logistica. L’Amministrazione ha semplicemente annuito, come se non dipendesse da loro tutto il processo di riorganizzazione…..
L’integrazione degli Uffici Provinciali, invece, consapevoli del fatto che dovrà avvenire entro dicembre 2014, ed essendo già attivo un gruppo di lavoro col compito di analizzare e studiare le diverse strutture, ci fa confidare in una integrazione più razionale ed efficace di quella sin ora riscontrata nell’accorpamento delle strutture centrali.
Per quanto riguarda le posizioni organizzative, siamo ancora molto lontani da un possibile accordo. Seppure prendendo atto di un timido segnale da parte dell’Amministrazione che aumenta a 393 mila euro il contributo a carico dell’Agenzia per finanziare parte delle posizioni organizzative; numerosissime sono le perplessità, prima fra tutte il nuovo assetto organizzativo dell’Agenzia, che presumibilmente investirà anche gli uffici provinciali.
Dalla nuova “riorganizzazione” dovrebbe derivare una più consapevole definizione delle Posizioni Organizzative che soprattutto tenga conto delle differenze peculiari presenti, sia da un punto di vista professionale che di contrattazione integrativa. La riunione è stata così rinviata a data da destinarsi.